Progettazione Tecnica ed Urbanistica


Qualunque progetto architettonico commissionato da una clientela pubblica o privata si articola necessariamente in una serie di documenti di fondamentale importanza per la buona riuscita dell’intervento desiderato e per il corretto e sereno svilupparsi del rapporto clientelare con il professionista scelto, e ciò indipendentemente dall’oggetto specifico dell’incarico, che si tratti di grafica, design, architettura, strutture, impianti o quant’altro di competenza dell’architetto. In particolare, proprio la corretta redazione degli elaborati progettuali attiene alle competenze dell'architetto e per coloro i quali scelgono di avvalersi delle sue prestazioni professionali esiste il diritto di esigere, con consapevolezza, tale documentazione.
In estrema sintesi, molte tra le prestazioni professionali coerenti con le competenze di legge dell’architetto sono riconducibili alla redazione dei seguenti documenti:

- Elaborati grafici del progetto preliminare

- Elaborati grafici del progetto definitivo

- Elaborati grafici del progetto esecutivo

- Elaborati grafici del progetto amministrativo

- Documenti di stima del costo di realizzazione del progetto definitivo

- Documenti contrattuali per regolare le condizioni di svolgimento dell’incarico di realizzazione dell’opera


Progettazione di interni per Case, Ville, Casali, Uffici, Negozi, Alberghi


I professionisti dello studio si occupano della progettazione di interni ed esterni, ristrutturazioni di appartamenti di qualunque tipologia e dimensione con l'obiettivo assoluto di riorganizzare e riordinare lo spazio e contemporaneamente definire un profile di stile unico e originale secondo le esigenze della nostra committenza.

Il nostro metodo progettuale parte da un'attenta analisi delle richieste del cliente approfondite in successione da una una serie di incontri e sopralluoghi dalle quali scaturiscono idee e proposte che vengono analizzate e successivamente sintetizzate nelle nostre proposte definitive. Nel progetto di interni dedichiamo poi molta attenzione alla definizione dei dettagli che fanno la differenza, per questo motivo nei nostri lavori risulta centrale lo studio attento dei materiali, dell'illuminazione e dei riflessi che vengono a crearsi mediante un attento studio dei colori e delle finiture in genere come decorazioni, controsoffitti e complementi.

Per gli esterni ci occupiamo nella ridistribuzione e studio del giardino e delle essenze floreali con attente valutazioni cromatiche a seconda della stagione

Lo studio è in grado di progettare spazi di lavoro e sedi aziendali a misura.

La nostra attività di consulenti può essere richiesta per progettazioni di idee fino alla redazione di progetti definiti ed esecutivi.

 

Sicurezza nei Cantieri Temporanei e Mobili


Quella del coordinatore della sicurezza è una figura professionale importantissima, che riguarda in dettaglio la sicurezza sul lavoro e la regolarità dei cantieri temporanei e mobili. Dei cantieri edili ad esempio e in generale dei “lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali (Testo unico Allegato X)”.È una figura chiave, che si trova nella posizione intermedia, di ponte, tra i committenti e i progettisti ai quali spetta la prima e indispensabile pianificazione e organizzazione della sicurezza in cantiere, le ditte sul campo e gli operai. È una figura che ha due parti, due sezioni e rispettivi ruoli, distinti e paralleli che possono essere ricoperti anche da due professionisti differenti. Parliamo del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione

  

Rilievi ed Indagini Termografiche


La termografia è una tecnica diagnostica non distruttiva che sfrutta il principio fisico secondo cui qualunque corpo con una temperatura maggiore dello zero assoluto (-273,14°C), emette energia sotto forma di radiazione infrarossa.  Lo strumento che converte l’energia emessa da un corpo (sotto forma di onde elettromagnetiche infrarosse) in un segnale digitale è la termocamera. La “visone dell’energia” rilevata dalla termocamera, viene rappresenta da un’immagine, abbinando una palette di colori con una scala di temperature.
L’immagine ottenuta non è altro che la mappatura termica superficiale dell’oggetto. Ecco che la termografia può essere intesa come uno strumento d’indagine non distruttivo, applicabile a qualsiasi settore. La termografia ricopre un ruolo fondamentale nell’individuazione preventiva di anomalie, proponendosi per altro come uno dei metodi più efficaci. Efficacia è sinonimo di vantaggio economico. Individuare con lungimiranza il punto debole di una struttura o di un sistema significa assicurare al cliente un risparmio non indifferente in termini di tempo e risorse impiegate. Basti pensare a quanto sia costoso, in taluni casi, il fermo impianto di un’unità produttiva oppure la ricerca perdite in un impianto idraulico. L’indagine termografica indica con precisione, basandosi su differenze di temperatura superficiali, il punto preciso dove intervenire. Si deducono chiaramente le potenzialità di tale tecnica sottolineando come, un rilievo termografico, sia sinonimo di vantaggio economico per l’utenza.
Pensando alle sue molteplici applicazioni è plausibile affermare che qualsiasi settore può avvalersi della termografia.

 

Rilievi Topografici e Catastali


La topografia (dal greco topos, luogo e graphein, scrivere) è la scienza che studia gli strumenti ed i metodi operativi, sia di calcolo sia di disegno, che sono necessari per ottenere una rappresentazione grafica, più o meno particolareggiata, di una parte della superficie terrestre.

Il campo topografico è la parte della superficie terrestre intorno ad un punto, entro cui si può ritenere trascurabile l'errore di sfericità ai fini planimetrici ed entro cui è possibile, pertanto, eseguire un rilievo planimetrico senza commettere errori che influiscano sensibilmente sui risultati delle operazioni topografiche. Il raggio del campo topografico si può estendere sino a 10 km circa quando si proceda a misure di distanza con precisione 1/1.000.000 (un millimetro su un chilometro). Nella grande maggioranza dei rilievi di estensione limitata è sufficiente la precisione di 1:200.000, con raggio del campo topografico sino a circa 25 km. Nel caso in cui si proceda al rilievo delle quote, il campo topografico si riduce a poche centinaia di metri.

L'intento è quello di approssimare la superficie effettiva della terra, ciò avviene tramite diversi metodi che sono:

  • superficie ellissoidica: introdotta come strumento matematico sul quale sviluppare in maniera analitica lo sviluppo della superficie effettiva
  • superficie dinamica teorica: è una particolare superficie del campo teorico della gravità terrestre. Ipotizzando che la Terra sia un corpo continuo di densità uniforme, con moto costante attorno al suo asse di rotazione. Questa superficie è sempre di natura teorica ma già legata ad un'entità fisica reale, il campo gravitazionale.
  • superficie dinamica reale: è una particolare superficie del campo effettivo gravitazionale, è continua e di forma sferoidale ma presenta continue ondulazioni in presenza di variazioni locali di densità dei materiali che compongono la

Goniometri

Con il termine si indicano in generale tutti gli strumenti per la misurazione degli angoli. Dal greco gonios = angolo e metron = misura. I goniometri usati in topografia (classificati in base al metodo con cui individuano le direzioni o al tipo di angoli che possono misurare) sono:

  1. Azimutali Strumenti utilizzati per la misura degli angoli orizzontali. Il nome deriva da azimut, l'angolo diedro avente come spigolo la verticale del luogo (la normale) e per facce i piani passanti per un astro e un punto all'infinito.
  2. Ecclimetri Strumenti utilizzati per la misura degli angoli verticali
  3. Strumenti utilizzati per la misura delle pendenze
  4. Tacheometri e teodoliti. Il e il sono strumenti a cannocchiale che misurano sia gli angoli orizzontali sia gli angoli verticali. Il teodolite è più indicato per le misure degli angoli in quanto più preciso, mentre il tacheometro per le misure indirette delle distanze.
  5. per misurare differenze di quote ovvero di .

Stazioni totali

La stazione totale è uno strumento computerizzato che oltre ad assolvere la classica funzione di teodolite (cioè misuratore di angoli orizzontali e verticali) unisce un elettrodistanziometro (EDM), cioè un ricetrasmettitore di raggi infrarossi. Esso valuta la distanza tra due punti misurando la differenza di fase tra un'onda sinusoidale emessa e ricevuta (EDM a differenza di fase) oppure il tempo impiegato dall'onda emessa dallo strumento per eseguire il percorso (EDM a impulsi). L'EDM invia un segnale modulato a dei particolari prismi ottici a 45º (posizionati su appositi sostegni nei punti da rilevare) che li riflettono verso l'unità base. Quest'ultima è dotata di un fasometro il quale calcola indirettamente la distanza inclinata per via di successive approssimazioni. In genere al fasometro è accoppiato un computer il quale può fornire la distanza in piano previo inserimento dell'angolo verticale.

Il GPS nelle applicazioni topografiche

Il viene utilizzato anche frequentemente per scopi topografici/. In genere, per le applicazioni topografiche, dove le precisioni richieste sono di tipo centimetrico, non si utilizzano le normali tecniche di rilievo GPS utilizzate per la navigazione. La tecnica più diffusa è quella della misura in differenziale. Essendo la differenza tra il valore delle reali coordinate del punto e quelle rilevate dallo strumento GPS, variabili nel tempo ma costanti a livello locale, è possibile operare con due strumenti in contemporanea. Uno, il master, verrà localizzato su un punto noto nei pressi del punto da rilevare. L'altro, il rover, effettuerà il rilievo. Avendo, attraverso il master, la registrazione dell'errore locale, istante per istante, le letture del rover verranno corrette attraverso queste ottenendo precisioni fino a 2 ppm, ovvero 1 millimetro su un chilometro


 

Direzione Lavori


Il Direttore dei Lavori Architettonici è un tecnico (Architetto, Ingegnere, Geometra, Perito), nominato dal committente, abilitato ad esercitare la libera professione ed iscritto ad un Albo / Collegio Professionale.

I compiti del Direttore dei Lavori Architettonici sono molteplici: 

  1. denuncia al Comune competente l'inizio dei lavori;
  2. verifica, mediante sopralluoghi intensi in cantiere, la corretta esecuzione dei lavori nel rispetto delle autorizzazione rilasciate dagli organi competenti; 
  3. redige gli stati di avanzamento lavori (SAL), o se redatti dall'impresa esecutrice si limita al controllo contabile con l'avvallo di questi ultimi; 
  4. effettua i verbali di riunione o di eventuali ordini di servizio; 
  5. verifica gli eventuali certificati inerenti i materiali utilizzati nel processo produttivo e le relative certificazioni di corretta posa in opera; 
  6. al termine dei lavori comunica al Comune competente l'ultimazione dei lavori e presenta la richiesta del rilascio di agibilità.
  7. I compiti del Direttore dei Lavori Architettonici non comprendono la gestione della sicurezza nei cantieri e la direzione lavori delle opere strutturali. Il Committente ha la facoltà di incaricare altri tecnici per espletare tutte le necessarie operazioni legate sia alla sicurezza che alle opere strutturali.


 

C.T.U - C.T.P


Con il termine “consulente tecnico” si intende sia il CTU, ovvero Consulente Tecnico d’Ufficio, sia il CTP, Consulente Tecnico di Parte.

Nel primo caso si tratta di un ausiliario del giudice; un perito da questi nominato che agisce quale supporto tecnico nella celebrazione del processo.

Nel secondo caso si tratta di un professionista di fiducia incaricato da una delle parti in causa al fine di affiancare il CTU nell’esecuzione del suo incarico.

Le attività dei CTU e del CTP sono sostanzialmente le stesse nel senso che il primo, sulla base di un rapporto fiduciario, ha il compito di supporto tecnico al giudice a cui necessitano chiarimenti tecnici rispetto ad una determinata materia al fine di poter meglio addivenire ad un giudizio, il secondo, in rapporto parimenti fiduciario col cliente/parte in causa, ha il compito di affiancare il consulente nominato dal giudice e proporre ad esso osservazioni a supporto e critica delle conclusioni da questi tratte.


 

Due Diligence Immobiliare


La Due Diligence immobiliare è una attività di verifica tecnica che si concretizza in una valutazione a 360° dello stato di un Immobile, che considera aspetti edili-strutturali, urbanistico-ambientali, impiantistici e di manutenzione. Il valore di un'attività di questo genere risulta evidente nell’ambito delle operazioni di compravendita immobiliare, laddove gli Investitori necessitano della certezza che i Beni acquistati siano conformi alle norme vigenti e ai requisiti di destinazione, per una esatta valutazione dei rischi connessi all'investimento.

Al di là della fase di compravendita, la trasparenza e l'affidabilità di una Due Diligence sullo stato di un Immobile si rivelano elementi preziosi anche per la normale gestione di un Bene e per chi deve deciderne, nel breve come nel lungo periodo, le migliori opportunità di sfruttamento.

Solution

La Due Diligence svolta è un audit tecnico, in ambito edile, finalizzato al rilievo di anomalie e criticità che interessino i singoli elementi e l’insieme dell’Opera, e all’individuazione delle cause, che possano danneggiare la stabilità e l’uso dell’Immobile. Nel caso di un esame su un terreno non ancora edificato, l’audit ha come obiettivo la verifica della fattibilità di un investimento immobiliare, in relazione alla destinazione urbanistica e alle peculiarità del sito. In relazione alle criticità rilevate, viene emesso per il Cliente un resoconto sullo stato generale del Bene, classificando il livello di criticità delle parti analizzate, per ogni ambito (urbanistico, ambientale, strutturale ed impiantistico).  

Quali sono i benefici per il Cliente?

■ Conoscenza dello Stato del Bene, ovvero Trasparenza dell’investimento

■ Analisi delle criticità e peculiarità per una definizione ponderata delle modalità di utilizzo

■ Valutazione degli interventi necessari per una stima corretta dei tempi

■ Analisi del Rischio, ovvero Affidabilità dell’Investimento

La nostra metodologia
Il Servizio di Technical Due Diligence si svolge secondo le seguenti fasi:
Verifica Urbanistica: La verifica si basa sull’esame della documentazione urbanistica (Piano Regolatore, destinazione urbanistica, leggi regionali e nazionali vigenti) e dello studio di fattibilità del progetto. La verifica ha tipicamente come oggetto un terreno non edificato ed è la base per poter intraprendere un corretto investimento.
Verifica Ambientale: La verifica si basa sull’esame della documentazione ambientale (compresi Certificati e autorizzazioni rilasciate dalle Autorità Competenti) e la verifica visiva dello stato dell’Immobile al fine di valutare la conformità rispetto ai requisiti di legge in ambito ambientale. E’ svolto, inoltre, un esame a campione del terreno. Questa analisi è la base per poter intraprendere le corrette ed efficaci azioni mirate alla risoluzione delle problematiche ambientali e alla minimizzazione del rischio, nel rispetto delle leggi cogenti.
  ■ Verifica Strutturale: La verifica tecnica strutturale dello stato dell’immobile si basa sull’esame della documentazione progettuale, “as built”, e la verifica visiva per rilevare eventuali anomalie degli Immobili oggetto della verifica.
In ogni sua fase, la Due Diligence  viene svolta prendendo come riferimento le normative vigenti, è finalizzata al rilievo di anomalie e criticità e all’individuazione delle cause. In relazione alle criticità rilevate, si porta poi a conoscenza del Cliente lo stato generale del Bene ed il livello di criticità delle parti analizzate.


 

Perizie di Stima


La perizia di stima (in genere riferito ad un immobile o ad un compendio immobiliare) consiste in un elaborato composto da un testo articolato, con parti numeriche, nonché grafici ed immagini, redatta al fine di rappresentare una completa ed esaustiva descrizione del bene stimato e valutarne, di conseguenza, la sua natura economica-commerciale. Nella perizia di stima sono riportate tutte le caratteristiche intrinseche ed estrinseche del bene (struttura portante, materiali, ubicazione, carico di resistenza, valori termici, estremi della concessione edilizia, autorizzazione, Cila, Cil, Scia, estremi di identificazione catastale, certificati di abitabilità ed agibilità, età dalla sua realizzazione, qualità delle rifiniture, servizi pubblici in zona, ecc.) È indicato inoltre la scelta e la rappresentazione del metodo di stima e del criterio di stima utilizzati.

La parola criterio, che deriva dal latino "criterium" è da sempre in relazione con il verbo "distinguere", "giudicare" e pertanto non a caso è introdotta nel contesto della stima, per la scelta del giudizio: nel nosto caso di tipo economico. Per meglio capire cosa si intende per "criterio di stima" basta considerare un semplice esempio sotto riportato.Una pietra preziosa ha diverse caratteristiche proprie come: il colore, la purezza, la durezza del materiale, la dimensione, la sua natura chimica, le sue sfumature cromatiche, la sua geometria, il peso specifico ecc. ecc.Scegliere il criterio di stima equivale a fermarsi su una sola o su alcune di queste caratteristiche poiché difficilmente risulta possibile la valutazione generale del bene, considerando rigorosamente tutti gli aspetti di questo e all'interno di un unico quadro generale, spesso molto eterogeneo e complesso. Alcuni pregi del materiale potrebbero essere considerati persino aspetti negativi, dato l'uso finale della pietra; il peso ponderato di un singolo aspetto potrebbe facilmente falsificare il giudizio finale della stima.

Anche il metodo di stima è spesso identificato dai criteri di stima che - per quanto vasta sia la fantasia umana - sono tutti riconducibili, secondo la migliore dottrina, in :

  1. criterio del valore di mercato;
  2. criterio del valore di costo (o di produzione);
  3. criterio del valore di surrogazione (o di sostituzione);
  4. criterio del valore di trasformazione;
  5. criterio del valore complementare.
 

A.P.E


l' A.P.E. (prima delle modifiche del decreto 63/2013 veniva chiamato A.C.E.) è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio, di un abitazione o di un appartamento. E' uno strumento di controllo che sintetizza con una scala da A a G le prestazioni energetiche degli edifici. Al momento dell' acquisto o della locazione di un immobile, oltre ad essere obbligatorio, è utile per informare sul consumo energetico e aumentare il valore degli edifici ad alto risparmio energetico. L' Attestato di Prestazione Energetica (APE) non va confuso con l' Attestato di Qualificazione Energetica (AQE).

L'APE viene redatto da un "soggetto accreditato" chiamato certificatore energetico. La formazione, la supervisione e l'accreditamento dei professionisti viene gestita dalle Regioni con apposite leggi locali. Circa la metà delle Regioni italiane ancora non hanno adottato delle normative proprie, in questo caso la legge vigente è quella nazionale (dlgs 192/05). Dal 1 Ottobre 2015 la normativa promuove di redigere gli APE secondo organizzazione, controllo e metodi nazionali. Il certificatore energetico è solitamente un tecnico abilitato alla progettazione di edifici ed impianti come l'architetto, l'ingegnere ed il geometra. Il certificatore può essere considerata una nuova professione.

Viene effettuata una analisi energetica dell'immobile, valutate le caratteristiche delle murature e degli infissi, i consumi, la produzione di acqua calda, il raffrescamento ed il riscaldamento degli ambienti, il tipo di impianto, eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile. In seguito il Certificatore compila il documento e rilascia la Targa Energetica che sintetizza le caratteristiche energetiche dell'immobile. L' APE va conservato con il libretto della caldaia e consegnato al nuovo proprietario o al locatario.


 

Elaborazioni 3D - Arredo interno ed esterno


La modellazione tridimensionale o modellazione 3D è il processo atto a definire una forma tridimensionale in uno spazio virtuale generata su pc; questi oggetti, chiamati modello 3D vengono realizzati utilizzando particolari programmi software, chiamati modellatori 3D.

Modellazione solida parametrica

È un genere di modellazione usata in ambito CAD.
La modellazione solida parametrica, nell'ambito della progettazione CAD ha colmato alcune mancanze della modellazione solida semplice. Essa consente di generare i solidi mediante l'immissione di parametri numerici, ad es. l'altezza, la lunghezza, la profondità, i raggi e le misure angolari, e di poter intervenire su questi parametri anche dopo aver realizzato il modello, per modificarne e aggiornare la geometria senza doverlo ricostruire. In aggiunta alla modellazione tramite parametri venne introdotto anche il concetto di "feature" e di albero di costruzione: in pratica tutte le lavorazioni applicate sul modello solido vengono registrate (come feature), in una specie di albero cronologico che funziona secondo uno schema di dipendenza padre-figlio; è possibile in ogni momento della modellazione tornare indietro nell'albero di costruzione, selezionare una feature, editare e modificare i suoi parametri, e aggiornare tutto il modello con i nuovi parametri. La modellazione solida parametrica viene oggi detta "ibrida", in quanto molti modellatori CAD hanno aggiunto delle funzioni avanzate di modellazione ibrida solida e di superficie, per potere realizzare modelli più complessi. Modellazione solida parametrica CAD di un componente meccanico, con albero delle feature.

Di seguito viene schematizzata una sequenza tipo di modellazione solida parametrica; si tratta di uno schema molto semplice, adottabile soprattutto per componenti meccaniche o che comunque non richiedano interventi complessi:

  1. Selezione di un piano di partenza (un piano di default o creato appositamente)
  2. Disegno 2D sul piano (schizzo iniziale)
  3. Lavorazione o Feature di base (ad es. Estrusione dello schizzo)
  4. Lavorazioni secondarie (Tagli/estrusioni in modo analogo alla lavorazione di base)
  5. Lavorazioni di rifinitura (Smussi, Raccordi, filettature etc.)